Da oggi è attiva una nuova funzione che permette di taggare un contatto in una chat di gruppo WhatsApp, funzionalità che colpa il gap rispetto ad altre app, in quanto la possibilità di taggare una persona in una chat di gruppo era già presente sul concorrente Telegram già da diverso tempo.
Taggare, per chi non conosce ancora il significato di questa parola, è un neologismo del Web che indica l’azione di citazione diretta di un’altra persona.
Come si fa a taggare qualcuno in una chat di gruppo su WhatApp?
Taggare una persona in una chat di gruppo su WhatsApp è un’operazione molto semplice.
Basta infatti inserire il carattere “@” e sopra allo spazio di composizione ci verrà mostrato l’elenco dei partecipanti alla chat di gruppo. Cliccando sopra uno o più nomi potremo “taggarli” e quindi direzionare in modo specifico il messaggio a loro – anche se il messaggio continuerà a poter essere letto da tutto il gruppo.
Il vantaggio del tag nella chat di gruppo di WhatsApp
Il vantaggio di questa opzione è che ci permette di notificare direttamente alla persona interessata un messaggio scritto all’interno di una chat di gruppo di WhatsApp. E così le eviteremo di dover leggere tutti i messaggi del gruppo, individuando velocemente quelli rivolti a sé. Molto utile, ad esempio, quando si usano gruppi per l’organizzazione pratica di qualcosa.
Lo svantaggio del tag nella chat di gruppo di WhatsApp
Sono sicura che tanti di voi utilizzano già la funzione di “Silenzioso” per i gruppi di WhatsApp, per mettere un freno alla mole eccessiva di notifiche moleste che certi gruppi a volte possono raggiungere.
Ecco, ho una brutta notizia per voi, perché questa nuova opzione, “annulla” parzialmente l’effetto di silenziamento dei gruppi. Questo vuol dire che i messaggi in cui siete taggati (e solo quelli) produrranno sul vostro smartphone una notifica. Però si avrà il vantaggio di non dover leggere tutta la conversazione per arrivare al messaggio che interessa leggere.
Dopo qualche prova, poi, mi sono accorta che l’opzione presenta un piccolo bug, in quanto il tag non viene notificato se nel testo utilizziamo delle emoticon/faccine. C’è da sperare che venga risolto.
L’introduzione di questa opzione, se da una parte rappresenta un passo in avanti per WhatsApp (si tratta infatti di un’opzione già presente da tempo su Telegram), se usata in maniera aggressiva può rappresentare certo un ulteriore fastidio.
Come sempre, quindi, la differenza sulla bontà di una funzionalità viene fatto dal nostro uso. Cerchiamo di farlo in una maniera positiva.